Per calcolare l’importo da versare è necessario determinare la base imponibile, sulla quale applicare l’aliquota.
FABBRICATI: la base imponibile dei fabbricati iscritti in Catasto, ossia il valore, si ottiene applicando alla rendita catastale rivalutata del 5% i moltiplicatori sotto indicati.
Ad esempio, per un’abitazione di cat. A/2, con rendita di euro 1.000, il valore sul quale applicare l’aliquota è euro 168.000 (1.000 x 1,05 x 160 = 168.000). I moltiplicatori da applicare sono:
Categoria catastale dell’immobile | Tipologia | Moltiplicatore Imu |
A (tranne A/10) | abitazioni | 160 |
A/10 | uffici e studi privati | 80 |
B | collegi, scuole, ospedali, etc. | 140 |
C/1 | negozi e botteghe | 55 |
C/2 C/6 C/7 | magazzini, autorimesse, tettoie | 160 |
C/3 C/4 C/5 | laboratori, palestre e stabilimenti termali senza fini di lucro | 140 |
D (tranne D/5) | alberghi, teatri, etc. | 65 |
D/5 | banche e assicurazioni | 80 |
Le variazioni di rendita catastale intervenute in corso d’anno, a seguito di interventi edilizi sul fabbricato, producono effetti dalla data di ultimazione dei lavori o, se antecedente, dalla data di utilizzo.
La rendita catastale dei propri immobili può essere verificata via Internet collegandosi al sito www.agenziaentrate.gov.it.
TERRENI AGRICOLI: il reddito dominicale, risultante in catasto, va rivalutato del 25% e moltiplicato per 135.
AREE FABBRICABILI: si deve considerare il valore venale in comune commercio del terreno alla data del 1° gennaio di ogni anno o dell’adozione degli strumenti urbanistici. Il Comune di Longare non ha deliberato tabelle di riferimento dei valori venali delle aree.